“È passato un anno dalla seconda edizione di OperaCamion e il viaggio dell’opera in piazza continua con la storia di un’altra figura centrale della musica e della letteratura: Rigoletto. Una delle composizioni più conosciute e rappresentate di Verdi esce dal teatro e si presenta agli spettatori di Roma e del Lazio in forma ridotta, pronta a imperversare con la sua compagnia di cantanti, musicisti, attori e tecnici. Il luogo dell’azione si trasforma in un architettura dai toni espressionisti, uno spazio fatto di stretti cunicoli, prospettive falsate e pericolosi anfratti. Lo spettacolo esprimerà un distillato della forza prorompente di questo personaggio dall’esistenza doppia e crudele, un Rigoletto poetico e al tempo stesso fragile costretto a indossare la gobba come una maschera per sopravvivere, nella cui storia si mescolano comico e tragico, farsa e realtà. Con Gianluigi Toccafondo, che firma l’impianto visivo del progetto, ci siamo immaginati questa Rigoletto in forma di OperaCamion come un melodramma d’inizio novecento, una sequenza di quadri e scene densi di azione e commozione, dove i sotterfugi e gli inganni che animano la corte del Duca Di Mantova si intrecciano ai tentavi disperati del buffone di corte di salvare la figlia dalla corruzione del Palazzo che tutto rende impuro e volgare. Il camion per la prima volta si sdoppia: il palazzo è il container, agito dentro sopra e sotto all sue sponde. Al lato invece c’è una torretta a cui accedere attraverso un tunnel – scivolo nascosto : è il mondo di Rigoletto, lo scrigno in cui nascondere Gilda, personaggio ispirato alla Jane del Dottor Calligari. Una storia quella di Rigoletto dall’intreccio che non concede scampo in cui tutto precipita verso il tragico finale, in una spirale vorticosa di emozioni forti e pagine musicali indimenticabili. Le voci di un cast internazionale di giovani cantanti vibreranno sulle note dell’orchestra giovanile dell’Opera di Roma. Anche quest’anno il nostro Rigoletto – OperaCamion è pronto a conquistare con la sua vitalità il pubblico delle piazze”.
Fabio Cherstich