I ATTO
È il 24 dicembre e una grande festa sta per avere inizio in una casa dell’alta borghesia.
I due bambini della famiglia, François e Marie, aspettano con ansia il momento dei regali. Il padre lavora presso un gruppo finanziario e l’appartamento in cui vivono è di sua proprietà.
Come di consueto festeggiano il Natale invitando anche altre famiglie aristocratiche. Ultima ad arrivare alla serata però è la famiglia di un operaio che lavora per il padrone di casa con suo figlio, un bad boy provocatore. Entrando, questi attira gli sguardi dei presenti, soprattutto quello di François, che s’immedesima in lui. L’ultimo ad arrivare è lo zio dei bambini, il Signor Drosselmeyer – uomo di inquietante bellezza, presidente del suddetto gruppo finanziario (definibile come un impero assai potente) – accompagnato da un timido ragazzo e dalle sue quattro guardie del corpo. Vero Deus ex machina della situazione, il Signor Drosselmeyer offre a Marie uno schiaccianoci gigante che assomiglia al ragazzo timido. Marie, contenta, abbraccia lo schiaccianoci. Il bad boy e François glielo tolgono rompendolo. Lo zio lo ripara.
Su questo incidente la festa volge al termine. Salutati gli ospiti, Marie e François vengono messi a letto e fingono di addormentarsi ma, approfittando dell’allontanarsi dei genitori, cominciano invece una battaglia con i cuscini. La luce si fa sempre più tenue e l’atmosfera diventa magica. Marie entra nel mondo dei sogni: una foresta innevata la circonda e ballerine vestite di bianco le presentano uno splendido principe nel quale riconosce le sembianze dello schiaccianoci regalatole dallo zio.
II ATTO
La giovane coppia arriva all’ultimo piano del palazzo per ammirare le stelle. Lì Marie scopre che le soffitte sono abitate da domestiche spagnole miseramente ammassate a lavorare. Questa situazione la sconvolge e chiede al suo compagno d’avventura di scendere immediatamente. Ripercorrendo le scale, il sogno si trasforma in incubo: i due ragazzi sono inseguiti dai topi del palazzo in cui Marie riconoscerà, durante la battaglia, i bulli compagni di scuola di François, a capo il bad boy della festa. Il principe schiaccianoci protegge Marie e chiama in soccorso i soldati di piombo che lo zio Drosselmeyer aveva regalato al nipote. Infuria una battaglia cruenta che si risolve velocemente nella sconfitta dei bad boys ad opera dell’esercito del principe schiaccianoci. Torna la calma e lo zio di Marie la invita, insieme al suo principe, a seguirlo nel suo regno. Giungono all’ingresso del palazzo, trasformato in una splendida e sontuosa sala da ricevimento. Lì inizia una festa sfarzosa che sarà un divertente viaggio per terre lontane. Lo zio Drosselmeyer invita i due ragazzi a sedere su troni magnifici. Arrivano diversi personaggi che si esibiscono in danze spagnole, arabe, cinesi, russe e di corte. Alla fine delle danze, nello stupore generale, giungono cinque maggiordomi con carrelli da portata su cui sono adagiate campane argentate dentro le quali lo zio Drosselmeyer ha fatto nascondere appetitose e originali pasticcerie.
Un valzer tra i fiori più rari ed esotici segna l’avvicinarsi della conclusione della festa e Marie desidera, prima di quel momento, danzare con il suo principe. Al termine della danza il sogno finisce e Marie si risveglia nella sua camera. Corre in salone per cercare il suo schiaccianoci che nessuno riesce più a trovare. All’improvviso suonano alla porta: è lo zio Drosselmeyer che, seguito dal nipote, è venuto a restituirle lo schiaccianoci. Marie lo guarda e capisce che il tempo dell’infanzia è finito. Si getta tra le braccia del nipote che riconosce essere il suo principe – il compagno d’avventura del suo lungo sogno – e lo bacia dolcemente.