Musica di
Pëtr Il’ič Čajkovskij
Balletto in due atti da un racconto di E.T.A. Hoffmann
Durata
due ore e dieci minuti (intervallo incluso)
«Schiaccianoci è uno dei più bei doni della danza, non soltanto per i bambini, ma per chiunque ami l’elemento magico del teatro», scrive George Balanchine. La storia deriva dal racconto Lo schiaccianoci e il re dei topi di E. T. A. Hoffmann, liberamente interpretata in Francia da Alexandre Dumas. Tra i balletti del repertorio, è quello che ha subito più elaborazioni e modifiche. La versione originale, con la coreografia di Marius Petipa, è andata in scena per la prima volta nel 1892 al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo. Attilia Radice e Guido Lauri sono stati i primi interpreti della versione di Boris Romanov nel maggio del 1953 all’Opera di Roma. Il balletto è stato poi eseguito dai complessi artistici e coreutici del Bol’šoj di Mosca nel 1970. Negli ultimi anni è l’appuntamento natalizio per il pubblico del Teatro che nel 1995 ha conosciuto la coreografia di Fabrizio Monteverde e nel 1997 quella di Amedeo Amodio, fino all’attuale rivisitata da Jean-Yves Lormeau.