Musiche di
Léo Delibes
(su base registrata)
Balletto pantomimico in due atti
Libretto di Charles Nuitter e Arthur Saint Leon
tratto da un racconto di E.T.A. Hoffmann
È uno dei balletti maggiormente rappresentati nel teatro che lo fece nascere, il Théâtre National de l’Opéra di Parigi (1870, cor. di Saint-Léon), ma anche al Teatro dell’Opera di Roma. Qui il pubblico lo vede per la prima volta nel 1910 e nel ‘39 nella nuova versione di Aurel Milloss con scene di Nicola Benois. Oltre ad esserne il coreografo, l’ungherese è interprete eccezionale, per le doti espressive, di Coppelius, affiancato da Attilia Radice e Ugo Dell’Ara nei ruoli di Swanilda e Franz. Nel teatro Carla Fracci ed Elisabetta Terabust si sono esibite per la prima volta in Coppelia rispettivamente nel ‘70 e nel ‘75. Ma tra le versioni da ricordare vi è anche quella di Amedeo Amodio nel 2000. Il coreografo mette in scena la sua versione del balletto ambientandolo in un set cinematografico, con l’intento di amplificare la percezione del doppio e della frammentarietà insite nella trama.