Un appuntamento per scoprire “L’ultimo viaggio di Sindbad”

 

Silvia Colasanti, Luca Micheletti, Enrico Pagano e Fabrizio Sinisi introducono l’opera sul tema della migrazione e tratta da testi di Erri de Luca in un incontro aperto al pubblico
Modera Paolo Pagliaro

 Lunedì 14 ottobre alle ore 18.00 in Sala Grigia

 

Un racconto musicale in diversi quadri che ripercorre le vicende di un capitano arrivato al suo ultimo viaggio con un carico di uomini, donne e bambini. Una vicenda specchio dell’attuale quanto antica realtà della migrazione. A due giorni dalla prima rappresentazione assoluta al Teatro Nazionale de L’ultimo viaggio di Sindbad – in programma il 16 ottobre, con repliche fino al 23 – la compositrice Silvia Colasanti, il regista Luca Micheletti, il librettista Fabrizio Sinisi e il direttore Enrico Pagano presentano in anteprima lo spettacolo in un incontro aperto al pubblico lunedì 14 ottobre alle ore 18.00 in Sala Grigia al Teatro Costanzi. A moderare l’appuntamento il giornalista e scrittore Paolo Pagliaro. La nuova composizione – commissionata dal Teatro dell’Opera di Roma e proposta in collaborazione con Fondazione Romaeuropa nell’ambito del Romaeuropa Festival 2024 – si basa su libretto di Sinisi liberamente ispirato a testi di Erri De Luca. In particolare, all’omonimo L’ultimo viaggio di Sindbad, pièce teatrale scritta nel 2003 che reimmagina la leggendaria figura del marinaio Sindbad come un odierno traghettatore di migratori e migratrici.

 

«Il tragitto della nave di Sindbad prende spunto dalla cronaca, in particolare dall’antichissimo fenomeno della migrazione, per raffigurare una parabola, un percorso metastorico attraverso tempi, culture e interpretazioni diverse» dice Silvia Colasanti, tra le compositrici più affermate sulla scena internazionale e vincitrice dello European Composer Award nel 2013. «Sindbad, come Ulisse, è un ponte tra Oriente e Occidente – afferma il regista Luca Micheletti che non naviga però da Troia verso Itaca, peregrinando per un Mediterraneo pieno di trappole metafisiche, ma dal Nordafrica all’Europa. Attraverso gli antichissimi codici del teatro e della musica, desideriamo consegnare agli interlocutori di questo tempo le tracce di un passaggio storico, di un fenomeno che ci eccede, di una storia che si autodetermina e ci determina». «Volevamo che l’opera fosse un piccolo rito – racconta invece il librettista Fabrizio Sinisiuna liturgia laica, che portasse dentro di sé il ricordo di tutti i viaggi e di tutti i naufragi». Un tema di drammatica attualità, quello di chi attraversa il Mediterraneo in fuga da guerre e povertà, spesso con esito tragico, e che proprio nel mese di ottobre viene ricordato in occasione della “Giornata della Memoria e dell’Accoglienza”, istituita per commemorare il naufragio avvenuto a Lampedusa il 3 ottobre 2013.

La prima assoluta de L’ultimo viaggio di Sindbad va in scena al Teatro Nazionale mercoledì 16 ottobre alle ore 20.00 ed è trasmessa in diretta su Radio3 Rai. Repliche venerdì 18 (ore 20.00), domenica 20 (ore 16.30), martedì 22 (ore 20.00) e mercoledì 23 ottobre (20.00). Nel ruolo di Sindbadè impegnato il baritono Roberto Frontali, mentre sul podio della Fondazione Capitolina debutta Enrico Pagano, giovane talento classe 1995. Le scene sono di Leila Fteita, i costumi di Anna Biagiotti, le luci di Marco Giusti, la drammaturgia di Benedetto Sicca e il coreografo per i movimenti mimici è Fabrizio Angelini. A dirigere il Gruppo Vocalist e la Scuola di Canto Corale, che affianca l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, è Alberto de Sanctis.