Il Balletto del Teatro dell’Opera di Roma porta in scena ancora una volta, nel malioso contesto delle Terme di Caracalla, lo spettacolare e innovativo Romeo e Giulietta del regista e coreografo Giuliano Peparini. Il balletto ispirato all’omonima tragedia di William Shakespeare sulle note di Sergej Prokof’ev e ideato lo scorso anno proprio per i tersicorei dell’Opera a Caracalla è in scena il 30 luglio, l’1 e il 4 agosto alle ore 21.
Il capolavoro di William Shakespeare è tra le storie più famose e rappresentate di tutti i tempi, è la storia d’amore per antonomasia, definita una tragedia del destino. L’opera di Shakespeare ha ispirato musicisti e cineasti, uomini di teatro e poeti. Nella seconda metà degli anni trenta in Unione Sovietica si ha un ritorno ai classici del passato e in questo clima nel 1934 nasce Romeo e Giulietta di Prokof’ev dopo una genesi travagliata e contesa tra i due massimi teatri russi, il Kirov e il Bol’šoj di Mosca. Il successo arriva con la coreografia di Leonid Lavrovski, messa in scena al Kirov l’11 gennaio 1940. Prokof’ev approccia alla tragedia di Shakespeare dal punto di vista letterario e crea una partitura musicale definita poco ballabile, complessa e difficile. Si tratta di una musica però che ben drammatizza i personaggi nel contesto in cui agiscono. La creazione si basa su due temi fondanti: amore e violenza. Tutti i più grandi coreografi, realizzando la loro versione, hanno prestato grande attenzione alla peculiarità della musica e all’impianto teatrale del balletto strutturato in scene a partire da questi due concetti eterni.
Il Sovrintendente Carlo Fuortes dichiara: “La programmazione estiva della Fondazione del Teatro dell’Opera di Roma alle Terme di Caracalla, sempre all’insegna della grande qualità artistica, ha, tra i suoi tanti obiettivi, quello di coinvolgere un pubblico eterogeneo e giovane. La scelta di programmare ancora una volta Giuliano Peparini con il suo dinamico Romeo e Giulietta nasce dalla sua grande capacità di parlare a un pubblico eterogeneo, ma soprattutto a quello delle nuove generazioni. L’estate e la magia del luogo sono la cornice ideale per una proposta coreografica così fresca che conquista e appassiona”.
La Direttrice del Corpo di Ballo Eleonora Abbagnato aggiunge: “Giuliano Peparini dopo la sua fantasiosa rilettura de Lo Schiaccianoci, campione d’incassi e di pubblico al Teatro Costanzi, è per noi un coreografo – regista fondamentale con cui continuare a dialogare: romano di nascita, dopo un’esperienza internazionale, torna nella propria città e svolge un’attività di diffusione capillare della danza dalla televisione al Teatro. Il suo carisma è travolgente, la sua fantasia inarrestabile e la sua semplicità grandiosa. La nostra compagnia, l’étoile Rebecca Bianchi, i primi ballerini Susanna Salvi, Claudio Cocino, Alessio Rezza, e i solisti hanno bisogno di confrontarsi con un linguaggio così ricco e stimolante per affrontare con una marcia in più ogni sfida della loro carriera”.
Giuliano Peparini afferma: “Romeo e Giulietta, pur essendo stata scritta da Shakespeare tra il 1594 ed il 1596, è per me una storia senza tempo. Negli anni è diventata l’archetipo della perfetta storia d’amore, la tragedia per eccellenza. In questa versione per i ballerini del Teatro dell’Opera di Roma, ho fatto dialogare la storia originale di Shakespeare con elementi contemporanei perché Romeo e Giulietta è un racconto attuale: una storia di ieri, di oggi e di domani. È qualcosa che vive in me, che mi emoziona giorno dopo giorno. Tornare a Caracalla non significa per me riprendere il mio lavoro coreografico, registico e basta. Significa rimettersi in gioco, ripensare e migliorare il dialogo con gli spazi, con l’essenza del luogo: Caracalla è la Storia e come tale avvolge la piazza che è il fulcro del mio balletto. Tutto accade in piazza, in una città che è ovunque e in qualsiasi epoca. La ruota panoramica gira senza sosta, scandisce il tempo che passa, rendendo questo balletto, la sua storia, i suoi protagonisti e i suoi luoghi, atemporali. La ripresa coreografica e registica con i ballerini del Teatro dell’Opera di Roma è stata intrigante e mi ha aiutato a mettere a fuoco tante sfumature decisive. I miei assistenti Germana Bonaparte e Francesco Saracino sono stati fondamentali, la cura del Maestro Frédéric Jahn per tutti i combattimenti insostituibile. Il lavoro di Madame Ruanne, che ha ripreso tutti i passi a due eseguiti da Romeo e Giulietta, è stato per me un dono prezioso: ascoltare le sue parole, nutrirmi della sua esperienza un patrimonio di cui far tesoro. Spero che la magia – che abbiamo e che avete vissuto lo scorso anno – si rinnovi per queste prossime serate a Caracalla”.
Il linguaggio di Giuliano Peparini, personale e innovativo, è una continua sfida-connubio tra classico e contemporaneo, due universi che s’intrecciano animando le tragiche vicende dei due giovani innamorati qui interpretati dall’étoile Rebecca Bianchi e il primo ballerino Claudio Cocino, la prima ballerina Susanna Salvi e il solista Michele Satriano. Il primo ballerino Alessio Rezza è Mercuzio, e il solista Giacomo Castellana è Benvolio. L’atmosfera cinematografica è affidata, oltre che al frizzante e dinamico linguaggio coreografico, alle scene di Lucia D’Angelo e Cristina Querzola, ai costumi di Frédéric Olivier, alla video grafica di Albin Rosa e Thomas Besson, e alle luci di Jean-Michel Désiré. Il Maestro David Levi dirige l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma.