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26 giugno 2017
Questa mattina al Teatro dell’Opera di Roma, alla presenza della Sindaca di Roma, e Presidente della Fondazione, Virginia Raggi, il sovrintendente Carlo Fuortes, Eleonora Abbagnato, direttore del Corpo di Ballo e Alessio Vlad direttore artistico del Teatro, hanno presentato la stagione 2017-18. Nel suo discorso d’introduzione il sovrintendente Fuortes ha dichiarato: «Voglio sottolineare che la nuova stagione testimonia una continuità di lavoro con quanto si è fatto negli ultimi anni e uno stacco netto rispetto al passato. Lo slogan “Roma Opera Aperta” riassume il nostro sforzo teso a costruire un teatro non solo destinato a una nicchia di abbonati e spettatori abituali, ma aperto il più possibile a tutti i cittadini e anche ai turisti. Un’Opera aperta non solo verso la città ma anche verso una nuova programmazione. Con un progetto che si fonda sulla straordinaria capacità del teatro musicale di raccontare e interpretare il mondo nel quale viviamo. Ci pare che questo lavoro sia stato premiato. Una recente indagine Doxa effettuata sul pubblico del teatro testimonia che il 42% degli spettatori è composto da persone che frequentano il teatro da meno di due anni. Inoltre sappiamo che è molto alta la presenza di un pubblico che compra volta per volta per il singolo spettacolo: dunque un pubblico continuamente mutevole e nuovo. L’Opera poi è “aperta” anche all’estero: lo segnalano le nostre molte coproduzioni con altri teatri di tutto il mondo e le tournée che faremo all’estero (a Cannes, in Oman e a Tokyo).
Per quel che riguarda la gestione economica essa è per il terzo anno in pareggio: è questo un punto molto importante nella vita di un teatro perché ci permette di lavorare con tranquillità. Voglio ringraziare per il suo impegno Giorgio Battistelli, che ha lavorato con noi molto proficuamente negli ultimi due anni, e che con mio dispiacere non proseguirà nell’incarico di direttore artistico per la musica contemporanea, dal momento che il progetto Fast Forward Festival non poteva proseguire. Infine, sono certo che questo quarto anno di gestione del Teatro sarà un anno di tranquillità e di successi: lo dico perché ormai abbiamo conquistato al Teatro dell’Opera di Roma un nuovo pubblico che ci segue e ci incoraggia, spingendoci a fare sempre meglio».
In seguito il Direttore del Ballo Eleonora Abbagnato e il Direttore Artistico Alessio Vlad hanno illustrato più nel dettaglio i settori di loro competenza.
Dopo i loro interventi Lidia Ravera, assessore alla Cultura della Regione Lazio, ha dichiarato «Ho partecipato con meraviglia a tutti gli spettacoli che il Teatro dell’Opera di Roma ha messo in scena quest’anno. Sono stati altrettanti “appuntamenti con la felicità”. Qui la musica e l’aspetto visivo, le scene, i costumi, la regia, fanno a gara e insieme raggiungono un risultato eccellente e io sono emozionata di stare adesso, ad esempio, sul palcoscenico del magnifico “Viaggio a Reims”. Ho difeso con convinzione la quota di finanziamento che dà la Regione; una quota che è davvero modesta, ma è rilevante rispetto al nostro budget per la cultura.
Il sovrintendente Carlo Fuortes mi ha molto aiutato nell’aprire il Teatro a quella sorta di enorme periferia che è la nostra regione. Il fatto che l’8 luglio il progetto OperaCamion porti Don Giovanni, Mozart e le sue scene ad Amatrice, nel cratere del terremoto, mi emoziona, e ci saranno poi altre tappe in Regione, Frascati. Alatri e Leonessa. Vorrei che oltre all’OperaCamion si realizzasse anche una “Corriera all’Opera”, un servizio di bus che parta dai centri della Regione e porti nuovi spettatori in questo teatro così aperto e accogliente, magari prevedendo degli sconti per chi arriva dalla regione. Anche questo sarà il segno di un Teatro aperto».
Al termine la Sindaca Virginia Raggi ha così concluso «Quanto è stato qui detto sinora mi rende orgogliosa di essere presidente del Teatro dell’ Opera di Roma. Il sovrintendente sa che il mio obiettivo è che il Teatro sia aperto a un pubblico nuovo, ma anche che esca da queste mura e si sposti nella città, anche nelle sue parti più distanti dal centro. OperaCamion, un tipo di spettacolo che ho anche visto nella scorsa edizione, mi sembra sappia proporre un approccio all’opera diverso, e vicino per esempio anche ai bambini, che erano in gran numero fra gli spettatori. Credo si debba continuare anche in questa direzione perché i giovani in generale non sono abituati all’opera e bisogna con loro costruire il nuovo pubblico.
Certamente è importante, come ha detto Carlo Fuortes, conseguire il pareggio di bilancio, ma non può essere questo l’unico criterio con cui guardare all’attività che il Teatro dell’ Opera di Roma svolge. Dobbiamo partire dal lavoro quotidiano delle centinaia di persone che s’impegnano con sudore per creare questa meraviglia. Il mio è un invito a non valutare solo con i numeri l’attività del Teatro, ma considerare in primo luogo l’entusiasmo e l’impegno di tutti. È questo che rende speciale il Teatro dell’Opera ed è a questo che le Istituzioni devono guardare quando si occupano delle Fondazioni liriche».
Stagione 2017-2018 Comunicato Stampa