Il lago dei cigni firmato da Benjamin Pech, record di incassi alla prima assoluta dello scorso anno, rimane in fino all’8 gennaio. E con lui arrivano i primi guest della nuova stagione di balletto 2019/20: dall’Opéra de Paris l’étoile Amandine Albisson e dallo Staatsballett Berlin la prima ballerina Polina Semionova. Al loro fianco un’altra stella internazionale, il danzatore brasiliano Danile Camargo.
Nei ruoli principali tornano anche l’étoile Rebecca Bianchi i primi ballerini Susanna Salvi e Claudio Cocino ei il solista Michele Satriano. Il lago dei cigni rimane uno dei titoli più famosi e amati. Balletto romantico, percorso dall’eterno conflitto tra Bene e Male, continua ad affascinare gli spettatori di tutto il mondo. Benjamin Pech ne ha dato una personale lettura, da Petipa e Ivanov, in gran parte fedele all’originale, ma rielaborata dal punto di vista drammaturgico. Rothbart, colui che trasforma la Odette nel cigno nero Odile, viene “eliminato”; il ruolo del malvagio è affidato a Benno, l’insospettabile amico del Principe Siegfried. È lui ad ordire l’inganno spinto dalla gelosia e dall’invidia.
Il tradimento, quello di Benno nei confronti del Principe, e quello involontario del Principe nei confronti di Odette, diventa il tema centrale di questa versione. Il suo Lago racconta la storia dell’uomo, di Siegfried. “È l’unico esempio di ruolo maschile dominante del balletto classico,– racconta Pech – il ruolo a mio avviso più intrigante di tutto il repertorio. Se si pensa a Giselle, Coppélia e Bella addormentata: tutto ruota attorno al personaggio femminile. Il lago dei cigni è la storia di Siegfried, che ho voluto perciò sempre presente in scena”.
All’origine di tutto c’è la musica di Čajkovskij: “L’ho sentita ininterrottamente per mesi– spiega– La verità su questa favola e su questo balletto ce la dice la musica con i suoi accenti drammatici . È la storia di un’amicizia, quella tra Siegfried e Benno, e di un tradimento. Con la musica ho messo a fuoco la mia versione”. Ad eseguirla è la nostra Orchestra diretta ancora una volta da Nir Kabaretti.
Roma, 2 gennaio 2020