Káťa Kabanová arriva per la prima volta a Roma. Dal 18 al 27 gennaio 2022 al Teatro Costanzi si potrà ascoltare e vedere una delle maggiori opere del Novecento, il capolavoro di cui Leoš Janáček firma anche il libretto, dal dramma Grozá (L’uragano) di Aleksandr Ostrovskij nella traduzione in ceco di Vincenc Červinka. Alla direzione dell’Orchestra ci sarà David Robertson che debutta così all’Opera di Roma. Il titolo sarà presentato in un nuovo allestimento in coproduzione con la Royal Opera House Covent Garden di Londra. Lo spettacolo, firmato per la regia da Richard Jones, ha vinto l’Olivier Award nel 2019 come miglior nuova produzione d’opera. “L’allestimento di Káťa Kabanová – dichiara il regista Jones – è stato ideato con l’esigenza di rappresentare il fatto che il personaggio centrale, che è una donna di grande visione e di grande immaginazione, sia tragicamente collocato in un luogo che è molto di routine, degradato. È un mondo che, in realtà, non è molto bello, ma anzi un po’ primitivo”. Scene e costumi sono di Antony McDonald, le luci di Lucy Carter, i movimenti coreografici di Sarah Fahie.
Composta tra il 1919 e il 1921, Káťa Kabanová racconta il sogno di una donna pura e appassionata come la grande cultura slava sa ritrarre. “Ho iniziato a comporre una nuova opera. – scriveva Janáček – Il protagonista è una donna, di carattere molto mite, basterebbe un colpo di vento a trasportarla via, per non parlare della tempesta che si riversa su di lei”.
Nell’opera in tre atti, andata in scena per la prima volta in assoluto al Teatro Nazionale di Brno nel 1921, i conflitti sociali di un mondo autoritario e i drammi interiori della protagonista s’intersecano fino a condurre alla tragedia finale. La trama ruota intorno alla figura di Káťa, una giovane donna che tenta di sfuggire ai soprusi della suocera Kabanicha trovando rifugio in una relazione extraconiugale con il giovane Boris, fino a che il senso di colpa per aver tradito il marito Tichon non la spinge a gettarsi nel fiume Volga.
“Janáček – commenta il maestro Robertson – aveva una concezione singolare della composizione operistica. Approdò alla sua visione del dramma musicale attraverso un lungo apprendistato e Káťa Kabanová, scritta a un’età in cui ci si aspetta che un individuo vada in pensione, è un’opera di una genialità eccezionale: una tavolozza di colori meravigliosamente ampia con un uso pressoché descrittivo di ogni strumento”.
Nei ruoli principali tornano per l’occasione Charles Workman (Boris Grigorijevič), che ha conquistato il pubblico nell’Idomeneo mozartiano del 2019, Julian Hubbard (Tichon Kabanov) reduce dal recente successo come Cassius nel Julius Caesar inaugurale, Stephen Richardson (Savël Prokofjevič Dikoj), che aveva cantato in Billy Budd nel 2018, e Corinne Winters che, dopo il debutto estivo con l’Opera di Roma nella Madama Butterfly al Circo Massimo, si alterna ora con Laura Wilde (27 gennaio) nel ruolo del titolo. Completano il cast di respiro internazionale Susan Bickley (Marfa Kabanová), Sam Furness (Váňa Kudrjaš), Carolyn Sproule (Varvara), Lukáš Zeman (Kuligin). In scena anche le giovani stelle diplomate del progetto “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma: Angela Schisano (Fekluša) e Sara Rocchi (Glaša). Maestro del Coro Roberto Gabbiani.
Dopo la prima rappresentazione di martedì 18 gennaio (ore 20.00) trasmessa in diretta sulle frequenze di Rai Radio3, Káťa Kabanová torna in scena venerdì 21 (ore 18.00), domenica 23 (ore 16.30), martedì 25 (ore 20.00) e giovedì 27 gennaio (ore 20.00).
Lunedì 17, alle ore 20, nella Lezione di Opera dedicata a Káťa Kabanová, il maestro Giovanni Bietti accompagnerà il pubblico tra storia, musica e dramma svelando tutti i segreti di questo gioiello del Novecento che al Costanzi sarà rappresentato nella versione curata da Sir Charles Mackerras in cui i cambiamenti dall’originale, fatti in precedenza, sono annotati come tali.
Gli spettatori di Káťa Kabanová avranno ingresso libero alla mostra di ritratti fotografici di Leoš Janáček, a cura del Moravian Museum in collaborazione con il TIC Brno, allestita nel Foyer di primo piano del Teatro Costanzi. Oltre a una serie di fotografie, è prevista l’esposizione dei facsimile della partitura autografa e della locandina della prima rappresentazione assoluta.
Roma, 15 gennaio 2022