La Scuola di Danza della Fondazione del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Laura Comi presenta domenica 7 luglio alle ore 20.00 presso il Teatro Costanzi il Saggio Spettacolo di fine anno, il momento di massima espressione artistica tanto atteso dagli allievi, dai genitori e dai docenti. Da diversi anni questo appuntamento è diventato imperdibile anche per i frequentatori più assidui del Teatro dell’Opera di Roma.
Il Sovrintendente Carlo Fuortes a tal proposito dichiara che: “la qualità artistica e la crescita delle professionalità dell’intera Fondazione partono proprio dai più giovani. A loro si dona quotidianamente il meglio della nostra conoscenza e competenza, a loro si guarda con gli occhi pieni di speranza per la cultura ballettistica del nostro Paese. Il lavoro svolto da Laura Comi e dal suo staff è lodevole e la passione che lo anima uno stimolo per tutti noi”.
Nelle parole di Laura Comi: “il programma di quest’anno si compone di coreografie dallo stile dissimile tra loro. Durante il percorso di studi che proponiamo, gli allievi hanno la possibilità di incontrare maestri e coreografi di diversa provenienza artistica. La serata del 7 luglio rappresenta una sintesi del lavoro svolto durante l’anno. Tramite lo studio assiduo e quotidiano, l’attenzione, come sempre, è finalizzata alla realizzazione di uno Spettacolo in cui la Scuola di Danza dimostra nel migliore dei modi, come lo studio tecnico sia al servizio dell’evoluzione artistica. La serata si apre con due creazioni realizzate proprio per i nostri allievi: Imago del Maestro Giorgio Mancini e Geometrie per due quintetti del Maestro Eugenio Scigliano. Segue poi la coreografia Turnpike del Maestro Mauro Bigonzetti che gentilmente ha concesso alla Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma di riportare in scena questo suo lavoro del 1991 con un gruppo di ragazzi del settimo e dell’ottavo corso. La serata si chiude con Schiaccianoci divertissement dei maestri Ofelia Gonzalez e Pablo Moret. Un classico del nostro repertorio che impegna ragazzi dal quinto all’ottavo corso stimolandoli nella tecnica, nello stile e nell’interpretazione. Insomma un programma articolato che desideravo portare in scena per una più completa presentazione della Scuola di Danza, e per premiare il lavoro dei ragazzi e di tutto il corpo docente.”