Il Teatro Nazionale, l’8 e il 9 settembre, ospita Echolalias, On The Amnesia of Forgotten Sounds e Il Terzo Reich, rispettivamente performance di Sofia Jernberg e video-installazione di Romeo Castellucci. Così il Teatro dell’Opera di Roma apre le porte alla XVIII edizione dello Short Theatre, festival internazionale dedicato alla creazione contemporanea e alle performing arts, che punta alla disseminazione urbana.
«La collaborazione con Short Theatre è un’occasione importante per consolidare nuovi rapporti con realtà culturali di spessore – ha dichiarato il sovrintendente Francesco Giambrone – e va ad arricchire quelli già in essere con altre importanti istituzioni presenti nel territorio cittadino. Lo spettacolo, che vede una grande firma come quella di Romeo Castellucci e un allestimento pensato specificatamente per questa installazione-concerto, è la cifra artistica con cui intendiamo sperimentare una programmazione ibrida e multiforme pensata e costruita all’interno del Teatro Nazionale che diventa così lo spazio del Teatro dell’Opera aperto alle arti performative contemporanee e alla contaminazione dei linguaggi. E questa versione speciale de Il Terzo Reich di Romeo Castellucci con la partecipazione di Sofia Jernberg è sicuramente un’occasione imperdibile, sia per chi già conosce lo spazio, sia per chi ancora non ci fosse entrato».
Il Teatro Nazionale, nuova importante venue per lo Short Theatre, è un gioiello nel cuore di Roma, a pochi passi dal Costanzi in Piazza Beniamino Gigli, la sede principale del Lirico capitolino.
Agisce su un doppio livello il progetto che Short Theatre 2023 co-realizza con il Teatro dell’Opera di Roma: Echolalias, On The Amnesia of Forgotten Sounds è la performance vocale di Sofia Jernberg. La cantante e compositrice svedese di origini etiopi, plasma una vasta gamma di atmosfere vocali attraverso modulazioni in cui il corpo si scopre strumento musicale fino alla soglia del più-che-umano. Scava nell’inudito della voce, mescola le tecniche ancestrali del lamento etiope con il canto diplofonico, le tradizioni del canto rinascimentale e barocco con distorsioni e tremolii. Ne deriva un inedito repertorio capace di forare il linguaggio. Segue Il Terzo Reich, video-installazione di Romeo Castellucci che si basa sulla rappresentazione spettrale di tutti i nomi, la proiezione, uno a uno, della totalità dei sostantivi del vocabolario italiano. Il pubblico subisce una comunicazione inculcata e obbligatoria che non lascia spazio a scelta o discernimento, è esposto a una sequenza la cui violenza è pari alla pretesa di uguaglianza: alcune parole rimarranno impresse nella corteccia visiva di ciascun spettatore mentre altre, la maggior parte, andranno perse. Il suono che accompagna l’installazione è composto da Scott Gibbons.
Echolalias, On The Amnesia of Forgotten Sounds + Il Terzo Reich è una diade in cui Jernberg e Castellucci in modo duplice interrogano il linguaggio e il suo potere. Lo spettacolo, concepito appositamente per il Teatro Nazionale, è co-realizzato dal Teatro dell’Opera di Roma e dallo Short Theatre. Il pubblico potrà fruire di entrambi i lavori con un unico biglietto.
Info: Echolalias, the Amnesia of Forgotten Sounds; Il Terzo Reich
Biglietti: https://shorturl.at/qtAL2
8 settembre | ore 19.00 e ore 21.00
9 settembre | ore 19.00 e ore 21.00
Teatro Nazionale
Sofia Jernberg
Echolalias, the Amnesia of Forgotten Sounds
Performance
Durata: 20’
Romeo Castellucci
Il Terzo Reich
video – installazione
Durata: 45’
Ideazione Romeo Castellucci
Suoni Scott Gibbons
Realizzazione video Luca Mattei, in collaborazione con Giulia Colla
Consulenza informatica Alessandro Colla
Direttore di produzione Benedetta Briglia
Promozione e distribuzione Gilda Biasini
Produzione e Tour Caterina Soranzo
Direzione Tecnica Rocìo Espana
Produzione Socìetas
Romeo Castellucci è regista, creatore di scene, luci e costumi. È conosciuto in tutto il mondo per aver dato vita a un teatro fondato sulla totalità delle arti e rivolto a una percezione integrale dell’opera. Il suo lavoro propone una drammaturgia che ribalta il primato della letteratura, facendo del suo teatro una complessa forma d’arte; un teatro fatto di immagini straordinariamente ricche espresso in un linguaggio comprensibile come la musica, la scultura, la pittura o l’architettura. Tra le sue creazioni più recenti ricordiamo: The Minister’s Black Veil ispirato all’omonima novella di Hawthorne (2016), Jeanne au bûcher di Honegger (2017), Democracy in America liberamente ispirato al testo di Alexis de Tocqueville (2017), Tannhäuser di Wagner (2017) e Salomé di Strauss (2018) presentato al Festival di Salisburgo, con Franz Welser-Möst sul podio alla direzione dei Wiener Philharmoniker. Per quest’ultima produzione ha ricevuto un triplo riconoscimento dai cinquanta critici musicali internazionale della rivista tedesca Opernwelt: Miglior spettacolo, Miglior regista, Miglior scenografo. Recenti in ambito operistico Resurrezione di Mahler per il Festival d’Aix-en-Provence, il dittico composto da Il castello di Barbablù di Béla Bartók e De temporum fine comoedia di Carl Orff diretto da Teodor Currentzis a Salisburgo. Per la prosa attualmente prosegue la tournée di Bros.
Sofia Jernberg
Nata in Etiopia e cresciuta in Vietnam e Svezia, Sofia Jernberg è una cantante, sperimentatrice vocale e compositrice. Ha studiato jazz e composizione in Svezia, attualmente vive a Stoccolma. La sua ricerca affonda nelle tecniche e suoni non convenzionali come diplofonia, distorsione e vocalizzazione non verbale. Il suo lavoro nell’opera contemporanea culmina nella recente produzione di Pierrot Lunaire, firmata dalla coreografa Marlene Monteiro Freitas e diretta da Ingo Metzmacher, l’ha vista protagonista con il l’ensemble del Klangforum Wien al Wiener Festwochen 2021, al KunstFestSpiele Herrenhausen e al Festival d’Automne à Paris 2022. Interpreterà An Index of Metals, opera audio-video di Fausto Romitelli, per il Lucerne Festival Forward 2023 e terrà un concerto solista alla National Concert Hall di Dublino.
Roma, 4 settembre 2023