Calibano N. 6 • Alcina/L’incantesimo del mondo

Numero Sei - marzo 2025

C’è un genocidio di cui si parla pochissimo, spesso non riconoscendolo come tale o minimizzandolo, riducendolo a un fenomeno folcloristico. È stato compiuto contro le donne, che a centinaia di migliaia sono state in vario modo torturate e uccise nel corso di due secoli. È la caccia alle streghe, uno dei fenomeni meno studiati della storia europea, ma paradossalmente uno dei primi esempi di politica unitaria del continente, che vide affiancati stati cattolici e protestanti, altrimenti in lotta tra loro, in un massacro trasversalmente diffuso dall’Italia ai paesi scandinavi.

Proprio nel 2025 ricorrono i dieci anni della pubblicazione nel nostro paese di un grandioso lavoro teorico-politico che ha rivoluzionato il dibattito sulla lotta sociale e sul femminismo, partendo proprio dalla caccia alle streghe. Si tratta di Calibano e la strega. Le donne, il corpo e l’accumulazione originaria (Mimesis, 2015), dell’attivista, scrittrice e accademica italiana naturalizzata americana Silvia Federici. Un testo fondamentale, nei confronti del quale la nostra rivista riconosce un debito d’ispirazione, palese fin dal nome che abbiamo scelto di darle.

La magia è un fenomeno antichissimo, connaturato con l’uomo stesso e con ciò che lo circonda. Nonostante questo, il soprannaturale è stato la scusa per una guerra di genere drasticamente misogina, volta a disciplinare il corpo delle donne riconducendolo nell’alveo del capitalismo patriarcale, facendone un mero strumento di riproduzione, parte del generale processo di accumulazione. Quella tracciata da Federici è infatti una storia delle donne nel cruciale momento della transizione dal Medioevo al capitalismo, che getta una nuova luce sull’origine della divisione sessuale del lavoro. Perché, come lei stessa scrive, “è nelle camere di tortura e sui roghi su cui sono morte molte streghe che gli ideali borghesi della femminilità e della domesticità sono stati forgiati”.

Per affermarsi il capitalismo ha dovuto eliminare una serie di figure femminili insubordinate e insubordinabili: la donna che vive sola, l’attaccabrighe, la disobbediente, l’eretica, la promiscua, quella con una cattiva reputazione, l’autodeterminata, la guaritrice, quella che rifiuta il canone di bellezza, quella che incita il proletariato alla rivolta. In una parola, la strega. Colei che minaccia le strutture del potere e che per questo ha subìto uno dei più crudeli attacchi della storia da parte degli Stati e della Chiesa.

È con alle spalle uno studio come quello di Silvia Federici che guardiamo a questo numero di «Calibano», che prende le mosse dalla figura di una maga, Alcina, per aprirsi verso un universo di credenze umane, fenomeni naturali e sovrannaturali, forze nascoste e desideri imperituri che, ancora oggi, ci sollecitano a superare i processi di riduzione razionalistica del cosmo e della vita, umana e non solo, per abbracciare un’utopia di ribellione e libertà.

Paolo Cairoli, direttore di Calibano

Calibano – L’opera e il mondo è la rivista del Teatro dell’Opera di Roma. Nata come spazio di approfondimento e di dibattito intorno a temi di attualità sollevati a partire dagli spettacoli in cartellone e realizzata in collaborazione con la casa editrice effequ, il progetto editoriale prevede, ogni quattro mesi, la pubblicazione e la diffusione nelle librerie italiane di un volume monografico dedicato a un titolo d’opera e a un tema ad esso collegato, attraverso la commissione di saggi, racconti e recensioni di firme autorevoli. In questo sesto numero, la rivista riflette sulla Magia, in tutte le sue declinazioni politiche, estetiche, linguistiche

Potete acquistare “Calibano” sul sito di effequ a questo link, in libreria e presso lo shop del Teatro dell’Opera di Roma.

La copertina e le illustrazioni interne di questo numero, realizzate tramite software di intelligenza artificiale, sono di Lucio Arese.

 

IN QUESTO NUMERO

Paolo Pecere / Il mondo è ancora magico

Giulia Paganelli / Danzando nella foresta della notte

Annalisa Perrotta / D’incanto e d’oblio

Alberto Piccinini / Qualcosa di umano e sublime

Davide Daolmi / Dall’apparenza all’apparire

Michela Garda / Come una seduzione

Andrea M. Alesci / Parole magiche, magiche parole

SPECIALI

[Opera in lettere] Loredana Lipperini / Ne possiamo ancora scrivere

[Una testimonianza] Sofia Righetti Nottegar / Guardare oltre

[Opera in fotogrammi] Domitilla Pirro / La casa spezzata

[Un racconto] Claudia Durastanti / L’apparizione

[Opera e magia] Giuliano Danieli / Se non ti basta