Prologo
Il Domatore invita il pubblico ad assistere al suo spettacolo e presenta, uno dopo l’altro, gli animali che ne saranno protagonisti: il serpente (la forma primitiva e originaria della donna) è Lulu.
Primo atto
Scena prima. Nell’atelier il Pittore sta dipingendo il ritratto di Lulu, in costume da Pierrot, sotto gli occhi del Dr. Schön. Sopraggiunge il figlio di questi, Alwa, un compositore, per condurre il padre alla prova generale del suo nuovo balletto. Rimasto solo con Lulu, il Pittore incomincia a corteggiarla quando li sorprende il marito di lei, il Primario, che non regge alla situazione e muore stroncato da un colpo apoplettico. Il Pittore è sconcertato dall’indifferenza di Lulu, che sembra non essere capace di amare niente e nessuno.
Scena seconda. Grazie al Dr. Schön, Lulu e il Pittore si sono sposati e conducono una vita agiata. Mentre parlano della posta del mattino in salotto, sono interrotti dal campanello della porta d’ingresso: è Schigolch. un vecchio che viene a far visita a Lulu per chiederle del denaro. Schigolch appartiene al passato oscuro della donna (forse è suo padre, più probabilmente è stato un suo amante) e quando sente che sta per arrivare qualcuno si allontana. È Schön, che intende interrompere la relazione che lo lega a Lulu da tempo; vedovo, Schön intende ora risposarsi e teme che la relazione possa nuocere alla sua reputazione in società. Il confronto tra i due è interrotto dal ritorno del Pittore, che nulla ha mai sospettato del vero rapporto tra la moglie e Schön. Questi decide allora di rivelargli la verità: sconvolto dalla situazione, il Pittore si uccide. Sopraggiunge Alwa e si decide di chiamare la polizia; Lulu dichiara a Schön di volerlo ancora sposare.
Scena terza. Diventata ballerina di cabaret, Lulu si sta preparando in camerino e discorre con Alwa. Schön l’ha introdotta in teatro sperando di farle incontrare un ricco pretendente e in effetti c’è un principe africano che la corteggia. Quando Lulu incomincia a danzare, Alwa s’interroga sulla possibilità di comporre un’opera su di Iei e quindi s’intrattiene con il Principe, che afferma di voler portare la donna con sé in Africa. Improvvisamente Lulu ritorna in camerino: dice di essere stata colta da un malore dopo aver visto tra il pubblico Schön insieme con la fidanzata. Sopraggiunge Schön, infuriato, ma nel nuovo confronto con Lulu finisce per cedere alla volontà della donna:
romperà il fidanzamento, con una lettera che gli detta la stessa Lulu.
Secondo atto
Scena prima. Lulu, che nel frattempo è diventata la moglie di Schön, riceve nuovi ammiratori: dapprima la lesbica contessa Geschwitz, quindi l’Atleta (Rodrigo) con lo Studente e Schigolch. All’arrivo di Alwa tutti si nascondono credendo che si tratti di Schön. Alwa confessa a Lulu di essere da sempre innamorato di lei: la sua dichiarazione è interrotta due volte dal Cameriere e quindi dal ritorno di Schön. Questi, sorpreso il figlio in uno stato di estasi, lo accompagna fuori dalla stanza: l’Atleta cerca di fuggire e la contessa Geschwitz viene scoperta. A questo punto Schön accusa Lulu di averlo rovinato; da parte sua, Lulu si difende affermando di non aver mai voluto essere diversa dalla propria natura. Schön cerca allora di forzare Lulu al suicidio e le dà una pistola ma, anziché rivolgerla verso di sé, la donna spara a Schön e lo uccide. Lulu implora allora Alwa di salvarla dalla polizia.
[Proiezione di un film muto che mostra il processo, la condanna e l’incarcerazione di Lulu, quindi i presupposti della sua fuga dalla prigione con la complicità della contessa Geschwitz che le ha trasmesso il colera.]
Scena seconda. Alwa, la Geschwitz e l’Atleta aspettano Schigolch: accompagnata da questi, la contessa andrà nell’ospedale dove Lulu è ricoverata e ne prenderà il posto, consentendole così di fuggire. Sopraggiunge lo Studente. che vorrebbe dare il proprio contributo alla liberazione di Lulu ma viene cacciato via dall’Atleta con la falsa notizia della morte di lei. Quando Lulu appare negli abiti della Geschwitz, provata dalla prigionia e dalla malattia, l’Atleta resta sgomento e fugge, abbandonando l’idea di portarla via con sé. Rimasto solo con Lulu, Alwa riprende la sua dichiarazione d’amore per lei.
Terzo atto
Scella prima. Lulu è fuggita a Parigi con AIwa. Durante la festa per il suo compleanno è ricattata dal Marchese, che vorrebbe mandarla in un bordello al Cairo, e anche dall’Atleta. Con la complicità di Schigolch e dell’inconsapevole Geschwitz, pronta ormai a fare qualsiasi cosa per lei, Lulu organizza l’uccisione dell’Atleta, cui viene fatto credere che la contessa è innamorata di lui. Quindi scappa con Alwa, che ha perso tutto in un tracollo finanziario, qualche momento prima che la polizia, avvertita dal Marchese, faccia irruzione nell’appartamento.
Scena seconda. Lulu si è rifugiata a Londra, dove mantiene Alwa, Schigolch e se stessa facendo la prostituta. II primo cliente è un professore, quindi arriva la contessa Geschwitz; questa porta con sé il ritratto di Lulu in costume da Pierrot che la ragazza non può guardare perché le rammenta il passato. Il secondo cliente è un negro, col quale nasce una discussione: quando Alwa interviene, il negro lo uccide e Schigolch ne nasconde il cadavere. Il terzo cliente è Jack lo squartatore. Lulu si apparta con lui e insiste per trattenerlo. Rimasta sola, la contesa Geschwitz vagheggia il suicidio, poi decide di ritornare in Germania ma Jack, dopo aver assassinato Lulu, uccide anche lei.